venerdì 31 ottobre 2008

Finalmente laureata

Ieri 30 ottobre 2008 ho finalmente ottenuto un piccolo traguardo conseguendo la laurea in lettere moderne con 110!
La mia tesi intitolata Letteratura e giornalismo al tempo dei blog, riguardava proprio questo potentissimo e innovativo strumento comunicativo.
Quindi come non cogliere l'occasione per pubblicare un nuovo post - dopo un lungo periodo di silenzio- e ringraziare tutti quelli che mi hanno sostenuto in questi anni.

Grazie

martedì 5 agosto 2008

"Vi fu un pazzo, non sò quando" di Carlo Innocenzo Frugoni (Parafrasi)

Vi fu un pazzo non sò in che tempo, che mi somigliava un poco, il quale sognando di essere sul trono, comandava come un re.
Trascorreva contento in questo suo inganno giorni felici, ma per opera degli amici fu curato e guarì.
é vero guarì, ma pover uomo vedendosi tornato come prima gli disse quasi piangendo:" Voi mi avete assassinato. Col ritorno della ragione la follia si è allontanata da me, era lei il motivo della mia felicità.

Commento: Frugoni poeta membro dell'Arcadia si ispira all'apologo delle Epistole oraziane dove si racconta che un cittadino di Argo immaginasse di vedere rappresentate bellissime tragedie all'interno di un teatro vuoto solo per lui; allo stesso modo il poeta si ritiene di essere un poeta ma anche un re capace di dominare il mondo e propone una visione della poesia come gioco, uno straniamento privo di responsabilità.

"Solitario bosco ombroso" di Paolo Rolli (Parafrasi)

A te solitario bosco ombroso viene un cuore afflitto per trovare qualche riposo tra i silenzi in quest'orrore.
Ogni oggetto che piace agli altri, per me non è più lieto, ho perduto la mia pace io stesso sono oggetto del mio odio.
O piante, ditemi la mia Fille, il mio bel fuoco, è forse qui? Ahi! La cerco in ogni luogo anche se sò che è partita.
Quante volte o grate fronde, la vostra ombra ci ha coperto, nei nostri incontri amorosi! Il tempo così felice quanto è fuggito rapidamente!
O amiche fronde, ditemi se mai più rivedrò il mio bene; ah! che mi risponde l'eco e sembra dire no.
Sento un dolce mormorio, forse sarà un sospiro, un sospiro del mio idolo (della mia amata) che mi dice tornerà.
Ah! è il suono di un ruscello che frange le fresche acque contro i sassi, e non moromora ma piange per pietà del mio dolore.
Ma se torna, il ritorno sarà vano e tardivo, oh dei!; perché lo sguardo dolce e pietoso piangerà sulle mie ceneri.

Commento: Si tratta di una canzonetta in ottonari pubblicata nel 1727, l'autore Paolo Rolli è uno dei membri dell'Accademia dell'arcadia sorta nel 1690 attorno a Cristina di Svezia. I membri propongono una poetica più semplice che contrasti il concettismo barocco, tra le tematiche spiccano i temi bucolici e si nota una ricercata semplicità che che va spesso a discapito dell'autenticità.
Nella canzonetta musicata e diffusa in tutta Europa il poeta chiede al bosco se mai la donna che si è allontanata da lui ritornerà, si illude perfino che il rumore che sente sia un sospiro che gli annunci il suo ritorno, ma in realtà scopre che è solo l'inganno di un ruscello che infrange le sue acque contro i sassi. Conclude che se anche tornasse sarebbe ormai troppo tardi perchè lui sarà già morto.
La conclusione riprende una famosa canzone petrarchesca Chiare fresche e dolci acque, ma qui la tristezza è meno drammatica, mitigata sia dall'uso di termini meno patetici che dall'armonia e freshezzza dettata dal verso.

domenica 15 giugno 2008

Il mondo

In questo periodo non ho avuto molta voglia di scrivere, la mia vita è cambiata e anche in meglio, spero solo che questa tranquillità possa durare a lungo.
Ho scritto qualche breve frase d'autore che spesso meglio di altre parole riassume quello che provo o quello che voglio comunicare, come un messaggio subliminale che solo chi mi conosce veramente può comprendere.

Il mondo è piccolo e quanto più si vive tanto più piccolo diventa. (J.Brodskij)

venerdì 11 aprile 2008

La vita 2

Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre. (Gandhi)

venerdì 21 marzo 2008

La vita

La vita non è altro che un brutto quarto d'ora composto da momenti squisiti. (O. Wilde)

domenica 10 febbraio 2008

S.Valentino

Stasera sono più pensierosa del solito, e non troppo allegra, la mia lunaticità non si smentisce mai.
Stavo pensando che il mondo è così strano che su certi argormenti ci si sofferma solo in base alle pubblicità e alle ricorrenze che "fanno vendere".
Le vetrine sono tappezzate di cuori e cioccolattini, ma è giusto ricordarsi di essere innamorati solo a S.Valentino? E' così necessario accodarsi alla massa e scambiarsi regali perché tutti lo fanno? E' perché lo fanno?
Chi conosce davvero la storia di S. Valentino? Scommetto che la prima cosa che viene in mente a questa domanda sono i baci perugina!
Non critico chi lo festeggia, e nemmeno chi sia ama; è bellissimo avere una persona da amare e al contempo essere amata, ma sarebbe bello se oltre che in questa ricorrenza ci si ricordasse dell'amore anche in altri periodi dell'anno senza aver paura di mostrare i veri sentimenti e non sentirlo in questa occasione come un fatto dovuto.

Mì è capitato di sentire gente che parla dell'amore come di qualcosa che ha ben sperimentato, ma accorgermi che questo sentimento non viene recepito e sentito da tutti allo stesso modo, non mi riferisco al sesso che a mio avviso è una delle espresssioni dell'amore, ma alla banalizzazione dell'amore.
Non basta sussurrarsi "Ti amo" per dimostrare amore, per me è qualcosa di più profondo, è comprensione , complicità, stare bene insieme, condivisione, confronto e perché no è anche lite se costruttiva.
E' più ne parlo, e più mi accorgo di quanto sia difficile trovarlo. E' più facile rimanere infatuati di una persona, attratti fisicamente, ma questa è passione; l'amore quello vero se esiste davvero o è 1 sentimento riservato solo a pochi predestinati, o resta soltanto una finzione poetica che lascia sognare ancora qualche inguaribile romantico, come me.

mercoledì 23 gennaio 2008

Errori che meritano 2

Alla lista di errori di qualche tempo fa, aggiungo qualche chicca che mi era sfuggita di mente:

In Cartoleria: -Salve, vorrei una calcolatrice.- -Certo mi dica che tipo gradirebbe: scientifica, con meno funzioni, solare? -No,, quella solare no, sa non prendo mai troppo sole, non saprei che farmene!.-

Tra amiche: -Sai ho saputo che all'Arena di Verona iniziano le rappresentazioni, ti andrebbe? -Si, certo deve essere suggestivo, ho sentito che danno La Cavalleria Rusticana- -Ah, peccato! A me queste cose sui cavalli non piacciono.-

Esame di catechismo: - Allora Roberto chi era Tommaso?- - Tommaso era...hmmm!- - Dai sù, l'apostolo che mise le mani su...?- - Ah si, sul fuoco!-

mercoledì 9 gennaio 2008

Ricordi d'infanzia

Non sò per quale strano motivo stamattina mi è tornato alla mente un ricordo legato alla mia infanzia, parecchio divertente, del genere la realtà supera la fantasia. Dovete sapere neanche da piccola mi sentivo particolarmente bella, pensate a una bambina scura ricciuta e secca, in un piccolo paesino della Sicilia, dove se non sei bionda e tondeggiante, al massimo la gente riesce a dirti:" Ma che fai non mangi?", "Miiii, ma quanto sei secca?" "Ma mangia!". Pensate che tutt'ora l'arrivo in paese per le vacanze, a cui segue un lungo giro di saluti a parenti, vicini, amici e conoscenti è ancora accompagnato da un "Miii ma quantu si sicca!!"
Tornando al mio ricordo nonostante le mie insicurezze sul mio aspetto fisico,
amavo comunque i cosmetici, qualunque cosa fosse colorata profumata e spalmabile, catturava la mia attenzione.
A 7 anni sapevo già destreggiarmi tra il mondo dei fard, rossetto, mascara e ombretto; grazie soprattutto ad una mia vicina di casa, che mi dava lezioni giornalmente, sapevo come si sfumava il colore e quale fosse più adatto a seconda delle ore della giornata.

Motivo per cui alla prima festività ricordo che chiesi come regalo una trousse superaccessiorata.
Ma i miei nn la presero molto bene, d'altronde pensavano fossi ancora troppo piccola e quindi il mio desiderio rimase inesaudito. Ecco allora che la mia testolina pensò di ovviare il problema e di usare l'ingegno e di recuperare con l'ultima scatola di pennarelli colorati, nuova di zecca e dai colori scargianti.
Così piena di entusiasmo e con l'abilità di un artista iniziai a dipingere il mio viso procedendo con cura a truccare le varie parti: labbra, occhi, guance ... Risultato?
Uno schianto! Nel vero senso del termine quello che procurai alla mia povera nonna, che mi vide passare in cucina, in versione "clown". Poveretta cercò in tutti i modi di eliminare ogni traccia di pennarello cosa per niente facile, allora i pennarelli a spirito nn erano facili da rimuovere dai vestiti figuriamoci dal viso.
Ma armata di pazienza acqua sapone e superspugnetta riuscì nello scopo, almeno nn avevo più traccia di colore in compenso una faccia talmente gonfia per lo sfregamento e rossa che sembravo reduce da un incidente.

lunedì 7 gennaio 2008

Errori che meritano

Vi è mai capitato di assistere a delle dicussioni dove qlc dice una parola che non sembra avere alcun nesso con quanto racconta, e in realtà non la ha, soltanto qualla parola assomiglia fonicamente tanto ad un'altra di cui cambia completamente il senso e crea della gaffe memorabili.
Ecco una rassegna di alcune tra le più mitiche:

A scuola elementare: ... "il mio vitello dice che non dobbiamo sporcare i banchi".. [bidello]
..."Biancaneve aveva i capelli color stefano "...[ebano]

Alle superiori: ..."io in fondo sono un estetista"... [esteta]
..."si è vero quel bambino autista fa proprio un gran pena!"...[autistico]
..."sai che esistono le lentine anche per presbiteri?"... [presbiti]


Alla posta: ..."e si mi scuso se ho sbagliato a scrivere il bollettino non avevo gli occhiali, sa sono lesbica, vedo che anche lei li porta, lo è anche lei? [presbite]

Tra mamme: ..."si, poverino si ammala spesso è di carnagione debole "...[costituzione]

Ascoltando il tg: Il servizio precedente tratta di vendite e acquisti natalizi più richiesti, segue "Borse ballerine". Commento: " va bene le borse, ma le ballerine a natale chi se le compra?"

Volete farvi qualche altra risata su errori legati ai titoli di libri?, leggete questo post su Nazione indiana: Richieste ravvicinate del terzo tipo

domenica 6 gennaio 2008

Buona befana a tutti!

Come al solito anche oggi un supermegaironico ragazzo ha ben pensato di inaugurare la giornata mandandomi gli auguri via sms. Ammazza come sono divertenti gli uomini e la prima cosa che ho pensato, naturalmente non mi sono offesa ci mancherebbe che una se la prende solo perché le dicono "befana" esistono ingiurie ben peggiori.
E comunque basti pensare alla recente pubblicità della Tim dove è interpretata da una sexy Elisabetta Canalis che chiunque anche la più orribilante delle creature vorrebbe essere paragonata alla befana, anzi tra nn molto potranno anche fare un concorso "Miss Befana dell'anno", chissà che tra tutti i concorsi demenziali nn possa avere successo!
Sarà pure una festa simpatica, ma credo che nessuno ne conosca poi più di tanto il significato nè tantomeno i bambini si chiedono chi sia, l'importante è che arrivi una calza di leccornie o addituttura, seguendo la pubblicità una calza piena di giochi che nn si era mai vista, ma pur di vendere ci si inventa qualunque cosa.
Addirittura dopo tanta pubblicità a casa mia è arrivata il giorno prima, perché?
Se l'è chiesto anche mia sorella la più piccola, io le ho risposto: " beh sai dato che il 6 è festa voleva portarsi avanti col lavoro!"

sabato 5 gennaio 2008

Il mio capodanno a Bolzano!

Non crederete mai in che modo io e qlc altra anima sventurata abbiamo aspettato e accolto il 2008.
Dopo aver saputo della festa organizzarta quest'anno a piazza tribunale, verso le 23.oo mi sono recata, assieme a amici a parenti, a festeggiare piena di entusiasmo. Svanito nel giro di pochi minuti, quando ci siamo resi conto che nn sarebbe andata così come volevamo.
Ad attenderci c'era uno spettacolo di magia, da vedere sotto zero con i piedi che gelavano e i petardi da sotto fondo, che venivano lanciati verso la piazza, sotto lo sguardo incurante del servizio d'ordine che sembrava essersi dileguato.
Ma come se nn bastasse, ad allietare l'evento vi erano i ripetuti slogan pubblicitari dei presentatori, i quali ringraziavano ininterrottamente i promotori del memorabile evento (per essere precisi anche in in lingua tedesca, con un accento da chi nn sò che cavolo dico ma tanto mi pagano), e grazie ai quali senza nemmeno accorgerci del trascorrere del tempo, senza una nota di musica e tra imprecazioni varie, siamo arrivati all'anno nuovo.
Grazie cmq ad un tentativo di ammutinamento di alcuni ragazzi che in preda ad una crisi di freddo e cotti di alcool, hanno fregato un microfono e chiesto se gentilmente potevano farci anche ballare, dato che era capodanno e nn il giorno dei morti, siamo riusciti a scongelarci.

La mia domanda è: "Nn era forse meglio restare a casa?"
Una cosa è certa come potrò mai dimenticare un capodanno così!

venerdì 4 gennaio 2008

Anno nuovo, "vita da blogger" nuova!

Mi cimento anche io alla fine, nell'impresa che accomuna ormai milioni di persone nella rete web, a spingermi è in parte la necessità dettata da una (speriamo immminente) tesi di laurea proprio sull'argomento, in parte la curiosità e la voglia di sperimentare questo nuovo "fenomeno". Infatti dopo aver curiosato è letto avidamente quelli degli altri, ora tocca a me!
Il mio proposito sarà quello di raccontare, raccontarmi e farmi raccontare. Cercherò di essere me stessa e quindi da buona "lunatica" quale mi definisco nel titolo del mio blog, sarà difficile che io riesca a tenere un unico filo conduttore capace di accomunare le tematiche che ho in mente di trattare, è che mi affascinano. Da spirito romantico e sognatore, governato dalla luna appunto, non lesinerò certo poesie, letteratura, musica e ogni altra possibile arte capace di procurarmi piacevoli sensazioni. Ma complessa e lunatica amo anche l'ironia e il sarcasmo col quale credo sia necessario spesso allietare la vita monotona e noiosa di tutti i giorni.
Che l'avventura cominci!...