Non sò per quale strano motivo stamattina mi è tornato alla mente un ricordo legato alla mia infanzia, parecchio divertente, del genere la realtà supera la fantasia. Dovete sapere neanche da piccola mi sentivo particolarmente bella, pensate a una bambina scura ricciuta e secca, in un piccolo paesino della Sicilia, dove se non sei bionda e tondeggiante, al massimo la gente riesce a dirti:" Ma che fai non mangi?", "Miiii, ma quanto sei secca?" "Ma mangia!". Pensate che tutt'ora l'arrivo in paese per le vacanze, a cui segue un lungo giro di saluti a parenti, vicini, amici e conoscenti è ancora accompagnato da un "Miii ma quantu si sicca!!"
Tornando al mio ricordo nonostante le mie insicurezze sul mio aspetto fisico,
amavo comunque i cosmetici, qualunque cosa fosse colorata profumata e spalmabile, catturava la mia attenzione.
A 7 anni sapevo già destreggiarmi tra il mondo dei fard, rossetto, mascara e ombretto; grazie soprattutto ad una mia vicina di casa, che mi dava lezioni giornalmente, sapevo come si sfumava il colore e quale fosse più adatto a seconda delle ore della giornata.
Motivo per cui alla prima festività ricordo che chiesi come regalo una trousse superaccessiorata.
Ma i miei nn la presero molto bene, d'altronde pensavano fossi ancora troppo piccola e quindi il mio desiderio rimase inesaudito. Ecco allora che la mia testolina pensò di ovviare il problema e di usare l'ingegno e di recuperare con l'ultima scatola di pennarelli colorati, nuova di zecca e dai colori scargianti.
Così piena di entusiasmo e con l'abilità di un artista iniziai a dipingere il mio viso procedendo con cura a truccare le varie parti: labbra, occhi, guance ... Risultato?
Uno schianto! Nel vero senso del termine quello che procurai alla mia povera nonna, che mi vide passare in cucina, in versione "clown". Poveretta cercò in tutti i modi di eliminare ogni traccia di pennarello cosa per niente facile, allora i pennarelli a spirito nn erano facili da rimuovere dai vestiti figuriamoci dal viso.
Ma armata di pazienza acqua sapone e superspugnetta riuscì nello scopo, almeno nn avevo più traccia di colore in compenso una faccia talmente gonfia per lo sfregamento e rossa che sembravo reduce da un incidente.
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